Incubatori di startup: cosa sono e come funzionano

Redazione BacktoWork 11/11/2020

Sostengono la nascita e l’avvio di un numero considerevole di startup innovative, aiutandole a muovere i primi passi grazie a competenze, strutture e servizi pensati per i loro specifici bisogni. Gli incubatori sono diventati attori sempre più rilevanti nell’ecosistema dell’innovazione: in Italia se ne contano quasi 200, occupano oltre 1.000 dipendenti e alla fine del 2018, al loro interno, erano state incubate complessivamente circa 2.800 startup (+15% rispetto all’anno precedente), secondo gli ultimi dati del Social Innovation Monitor del Politecnico di Torino. 

Per farlo offrono ai founder una serie di strumenti di consulenza manageriale e di supporto per lo sviluppo di relazioni e la ricerca di finanziamenti alternativi. E, a differenza degli Acceleratori, ciò viene effettuato nel primo stadio di vita delle startup (fase pre seed e early stage).

Gli acceleratori invece intervengono dopo, una volta che la startup è ormai nata, ed è decollata. Sono quelli che appunto devono accelerare il suo sviluppo, perfezionando per esempio il business plan, che però deve essere stato già redatto. 

Tipicamente aiutano la nuova impresa a migliorare la propria strategia e a raccogliere ulteriori fondi, una volta che i primi capitali sono già arrivati e l’azienda ha iniziato a operare in modo regolare. A volte a determinate condizioni possono anche investire nella società

I servizi offerti dagli incubatori di startup

Generalmente gli incubatori, oltre ad offrire spazi fisici, realizzano programmi formativi e di mentorship e organizzano eventi di networking, per accompagnare la startup nelle fasi iniziali, in cui bisogna sviluppare e validare l’idea di prodotto (Minimum Viable Product - MVP), definire il business model, preparare i documenti necessari per presentarsi ai potenziali investitori e accedere a finanziamenti e bandi (lean canvasstartup pitch, prime versioni di business plan e financial plan). 

Per una startup l’incubatore può presentare un vantaggio nella sua prima fase di vita, per tutta una serie di ragioni. 

Banalmente consente di risparmiare alcuni costi di gestione come quelli che riguardano la segreteria, gli affitti degli spazi, ma anche il marketing iniziale che deve essere avviato. 

La presenza in un incubatore inoltre permette di stringere rapporti con altre aziende e professionisti presenti nella stessa struttura, formare o allargare un network che si rivelerà prezioso per lo sviluppo della startup. 

In alcuni casi, sono gli stessi incubatori - anche in collaborazione con altri soggetti - a investire nelle startup incubate, investimento che può avvenire in cash oppure sotto forma di servizi.


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