Dall'idea al mercato: come funziona il Seed Stage

Redazione BacktoWork 25/11/2020

Il ciclo di vita di una startup innovativa è composto da diverse fasi. Prima di creare un prodotto o servizio, pronto da lanciare sul mercato, lo startupper ha bisogno di validare l’idea iniziale con accurate e mirate analisi di mercato. 

In questa fase, detta di Pre-Seed, fondamentale per capire se l’innovazione che si intende lanciare va bene così o se serve effettuare un Pivot (ovvero un cambio di strategia di posizionamento sul mercato, se non una sostanziale modifica alle caratteristiche del progetto), spesso è difficile trovare i finanziamenti necessari. 

Tendenzialmente il finanziamento può essere il Bootstrapping, ovvero l’auto-finanziamento, o arrivare da chi finanzia il progetto sulla fiducia, basandosi solo su un’idea non ancora strutturata: i cosiddetti FFF (Family, Friends and Fools)

La fase di Seed Stage rappresenta un crocevia fondamentale per il futuro dell’impresa. La startup è ancora nelle fasi iniziali del suo ciclo di vita e testerà la propria idea attraverso alcune attività, principalmente due:

  • Business Model: un modello in cui si descrive come l’impresa è capace di generare ricavi tramite il prodotto o servizio offerti. Il Business Model Canvas è uno degli strumenti migliori per progettare il proprio business. Si basa nel rappresentare graficamente tutte le componenti di un business model, rendendo tutti gli elementi più chiari, intuitivi e facilmente modificabili.
  • MVP: Minimum Viable Product. Uno strumento a metà tra il prototipo del prodotto e una marketing analysis che consiste nel realizzare la versione base del progetto, senza la caratteristiche più avanzate, mantenendo quelle essenziali. Uno strumento utile, quindi, nella fase di testing del prodotto o servizio che può dare chiare indicazioni anche per quanto riguarda un eventuale pivoting.

La validazione dell’idea di business avviene in questa fase e iniziano ad arrivare i finanziamenti più corposi, chiamati Finanziamenti Seed. Gli strumenti più usati per accedere ai fondi sono: 

  • Crowdfunding: un finanziamento dal basso che sfrutta la raccolta fondi su Internet. Il progetto viene inserito su una piattaforma online e, se raggiunge l’obiettivo stabilito, il soggetto che l’ha presentato riceve la somma riscossa. Tra i vantaggi di questo strumento la possibilità, attraverso un’ottima campagna, di creare engagment sul prodotto o servizio offerti.
  • Business Angels: investitori informali, esperti di startup che investono somme relativamente basse (di norma non sopra i 200 mila euro) principalmente in settori come quello delle tecnologie digitali.
  • Incubatori: secondo la definizione data in ambito europeo si tratta di un’organizzazione che accelera e rende sistematico il processo di creazione di nuove imprese. Una struttura, cioè, che offre alle startup i primi finanziamenti, un ambiente lavorativo e il supporto di professionisti che collaborano alla supervisione del progetto e alla sua fase di validazione.

Durante il Seed Stage, quindi, si finanzia l’impresa senza che il prodotto o servizio che si vuole offrire abbia una dimostrata validità tecnica. Questa fase, insieme a quella di startup, rientra nell’Early Stage.


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