Startup: cosa sono e con quali obiettivi nascono

Redazione BacktoWork 11/05/2020

Cos'è una startup? Che caratteristiche ha e quali obiettivi si pone? Quali sono i fattori che ne condizionano le possibilità di successo? Cerchiamo di rispondere insieme a queste domande, partendo da alcune definizioni ormai "classiche".

Startup: alcune definizioni

Negli ultimi venti anni la letteratura intorno alle startup si è arricchita di numerosi contributi. Tra le diverse definizioni proposte, alcune sono diventate dei punti fermi da cui è utile partire per mettere a fuoco cos’è una startup company e in quali aspetti si differenzia da altre realtà imprenditoriali.

Steve Blank: "Una startup è un'organizzazione temporanea alla ricerca di un business model ripetibile e scalabile"

Questa è probabilmente la definizione più popolare e maggiormente accettata ed ha indubbiamente il pregio di mettere l'accento su alcuni requisiti fondamentali che una startup deve possedere:

  • Temporaneità: a differenza di un'impresa tradizionale di piccole dimensioni, una startup nasce con l'obiettivo di crescere rapidamente e di trasformarsi in un'impresa di grandi dimensioni. La "forma startup" non è dunque definitiva, è invece un punto di partenza: è la fase di avvio di un percorso di sviluppo.
  • Sperimentazione: ogni startup è alla ricerca di un proprio, originale modello di business che le permetta di creare valore e di essere profittevole. Non si tratta, come nelle imprese tradizionali, di riproporre o adattare modelli di business già diffusi, validati e ampiamente collaudati. E' nella natura di qualsiasi startup sperimentare e testare su piccola scala un modello di business che abbia una forte componente di innovazione.
  • Replicabilità dei processi e Scalabilità del business: il modello di business - una volta "validato" dal mercato su piccola scala - deve essere ripetibile nei suoi processi e deve poter "funzionare" su una scala molto più grande, consentendo alla startup di crescere

Eric Ries: "Una startup è un'istituzione umana concepita per offrire nuovi prodotti o servizi in condizioni di estrema incertezza"

Questa definizione evidenzia un altro carattere fondamentale di una startup: la sua natura innovativa. Le startup nascono per innovare. Sono concepite per portare innovazione nel mercato, per trasformarlo radicalmente o addirittura crearne uno nuovo. Sono dunque sinonimo di cambiamento: ogni startup in fondo è creata per risolvere un problema, o soddisfare un bisogno, in modo innovativo e non tradizionale. La startup opera dunque su un nuovo terreno, propone nuove soluzioni al mercato, affrontando tutte le condizioni di incertezza e di rischio collegate a questa situazione.

Paul Graham: "Una startup è una società concepita per crescere velocemente"

La terza definizione che vi proponiamo sottolinea come la crescita rapida sia effettivamente la sola caratteristica essenziale di una startup. Tutti gli altri elementi sono messi in secondo piano, perché crescere velocemente è la "promessa" per cui una startup viene fondata (e finanziata). Di conseguenza, il business plan e tutte le scelte aziendali devono essere funzionali al raggiungimento di questo obiettivo “vitale”.

Come possiamo vedere, ciascuna di queste definizioni privilegia alcune caratteristiche rispetto ad altre ma, pur nella loro diversità, è possibile rintracciare in queste definizioni un minimo comune denominatore, che ruota intorno ad alcuni concetti-chiave. Volendo tentare una sintesi potremmo allora dire che col termine startup si indicano quelle imprese, appena avviate, che nascono per sperimentare e validare nuovi modelli di business replicabili e scalabili, con l'obiettivo di innovare il mercato in cui operano e crescere rapidamente su larga scala. 

La definizione di startup nella legislazione italiana

Nel 2012 è stata introdotta nell'ordinamento italiano la definizione di "start-up innovativa". Il legislatore ha individuato una serie di requisiti che un'impresa, di nuova o recente costituzione, deve possedere per essere definita "start-up innovativa", stabilendo tra l'altro che l'attività imprenditoriale debba avere ad oggetto:

"lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico".

Il punto qualificante della definizione fatta propria dall'ordinamento italiano è il legame startup - innovazione - tecnologia: è startup (innovativa) l'impresa che introduce sul mercato nuove soluzioni che incorporino una componente tecnologica di rilievo.

Questa impostazione si riflette nell'indicazione di ulteriori requisiti che la "startup innovativa", per essere riconosciuta come tale, deve soddisfare (almeno uno tra quelli indicati), ovvero:

  • il team deve essere formato da personale altamente qualificato (almeno 1/3 con dottorato di ricerca, oppure 2/3 con laurea magistrale)
  • le "spese in ricerca e sviluppo" non devono essere inferiori al 15% del maggiore tra costo e valore totale della produzione
  • la startup deve essere titolare (o depositaria o licenziataria) di almeno un brevetto

Abbiamo esaminato alcune definizioni di startup. Concludiamo con una citazione di Sam Altman a proposito degli elementi necessari affinché una startup abbia successo:

"Per avere una startup di successo servono: una grande idea (che include un grande mercato), un grande team, un grande prodotto, e una grandiosa esecuzione"


Non basta avere una buona idea, come non basta operare in un mercato con un rilevante potenziale di crescita. Senza un team con capacità di execution il progetto è destinato a naufragare. Dietro a qualsiasi impresa di successo, ci ricorda Altman, c'è sempre un team di talento che è riuscito a far accadere le cose.


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