Beeopak, Clara van de Coevering: “Una pellicola alimentare come piccola rivoluzione ecologica"

Redazione BacktoWork 12/02/2021

Clara van de Coevering ha raccontato a BacktoWork il processo che ha portato alla nascita di Beeopak e come questa pellicola alimentare possa aiutare a sensibilizzare le persone nei confronti delle materie prime.

Di cosa si occupa Beeopak?

Beeopak è una startup torinese nata nel 2019, che realizza la prima pellicola alimentare naturale e al 100% Made in Italy. prodotta con materie prime biologiche, certificate, a km zero e dal design unico.

La pellicola è realizzata con materie prime di produttori locali del nostro territorio. A rendere così speciale beeopak è il mix di ingredienti, come la cera d’api, la resina di pino e l'olio di nocciola piemontese IGP, che rendono il tessuto di cotone biologico impermeabile, traspirante e malleabile, simile a una pelle o, per meglio dire, a una buccia adesiva che protegge il suo contenuto dagli agenti esterni.

Qual è l'idea dietro al vostro progetto e quali problematiche risolve?

L'idea nasce dalla necessità di ridurre gli sprechi alimentari e l'utilizzo della plastica in cucina. Beeopak è infatti il sostituto ideale ai classici materiali utilizzati per avvolgere gli alimenti, permettendo in questo modo di conservare meglio e in modo naturale i cibi e le loro proprietà organolettiche.

Beeopak è inoltre nata con la volontà di offrire al mercato italiano un prodotto figlio di tradizioni antiche, legato a tecniche di conservazione degli alimenti che, abbiamo riscoperto e riadattato a quelli che sono i bisogni di oggi.

Crediamo inoltre che che sensibilizzare e educare le famiglie a nuove abitudini di consumo introducendo beeopak nella propria quotidianità contribuisca a valorizzare gli alimenti e le materie prime, dalla terra alla tavola, nel pieno rispetto della natura. Con Beeopak viene infatti ridotto sia lo spreco alimentare che l’utilizzo dei materiali monouso – e più in generale della plastica -  all’interno della cucina, per un risparmio complessivo annuo di circa 200 euro a famiglia.

Cosa differenzia Beeopak rispetto alle altre realtà operanti nel settore della Green economy?

Il punto di forza di Beeopak rispetto alle altre realtà della Green economy è quello di aver dato vita a una piccola rivoluzione ecologica partendo da prodotti semplici e naturali alla base della creazione dei fogli di cotone "incerati" beeopak 100% made in Italy. È stata proprio questa piccola intuizione, unita all’elevata qualità delle materie prime adoperate, a far nascere un prodotto che è allo stesso tempo biologico, ecofriendly, etico e di design.

La tecnologia brevettata con cui viene realizzato il beeopak è inoltre frutto di un intenso lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti in collaborazione con le università, che ha permesso tra le altre cose di ottenere diverse certificazioni di qualità.

Tra queste ad esempio abbiamo la certificazione Global Organic Textile Standard per il nostro cotone, filato direttamente in Piemonte con una tramatura studiata appositamente per assorbire la nostra miscela, mentre lo stesso beeopak possiede la certificazione MOCA che consente di poterlo utilizzare a contatto con gli alimenti. I nostri tessuti sono inoltre formaldeide free e certificati OEKOTEX, cioè privi di metalli pesanti o tossici. Le confezioni beoopak sono infine lavabili e riutilizzabili più volte per oltre un anno.

Tutto questo rende beeopak il primo e finora unico involucro italiano per alimenti prodotto con materiali biologici certificati, utilizzabile sia in un ambiente casalingo che in ambiti professionali.

Beeopak

la pellicola alimentare biologica Made in Italy realizzata con prodotti naturali a km0

Scopri il crowdfunding →

A quale segmento di mercato è rivolta la vostra startup e qual è la strategia di comunicazione che state adottando per promuoverla verso quel tipo di pubblico?

Il nostro mercato di riferimento è quello del green packaging, mentre il target a cui ci rivolgiamo è composto principalmente da donne con un’età che va dai 25 ai 54 anni, italiane, ecofriendly e che vivono in prevalenza nel centro e nel nord Italia, attente alla sostenibilità e al design.

Si tratta di un pubblico i cui interessi maggiori sono la cucina, il reduce reuse e il recycle, ma anche la casa e il giardino. Per questo la strategia di comunicazione che abbiamo adottato nei confronti della clientela è basata prevalentemente sull’utilizzo dei canali digitali, vale a dire social network, sito internet e newsletter.

Per quanto riguarda invece la promozione vera e propria dei nostri prodotti essa viene fatta sia tramite mezzi tradizionali come il nostro ufficio stampa o le ambassador activities, che attraverso attività pubblicitarie sui social, portali dedicati o motori di ricerca.

Qual è attualmente il piano di crescita della startup, e come sono cambiate le vostre prospettive in relazione all'avvento della pandemia di Covid-19?

Per il futuro vogliamo continuare a fare crescere il progetto Beeopak, puntando a una sempre maggiore ottimizzazione della produzione mantenendo la nostra artigianalità.

Fortunatamente non abbiamo subito gli effetti negativi della pandemia di coronavirus e anzi siamo cresciuti nonostante il periodo difficile. Al momento puntiamo infatti a una crescita del 100% sia per il 2021 che per il 2022.

Come verrà investito il denaro raccolto attraverso il crowdfunding?

Al momento la nostra idea è quella di destinare i fondi del crowdfunding all'acquisto di nuovi macchinari e alla ricerca e sviluppo, al fine di adottare tecnologie sempre più avanzate per ridurre gli sprechi e di conseguenza l’impatto ambientale.

Verranno infine effettuati ulteriori investimenti su quella che è la parte inerente al marketing e alla comunicazione della società, nonché sulle attività che nel prossimo futuro permetteranno una maggiore penetrazione all’interno di nuovi mercati ancora inesplorati.


Potrebbe interessarti anche:

agri-food blockchain

L'agroalimentare italiano è sempre più digitale: boom della Blockchain per la tracciabilità

agri-food

Vini da investimento 2020: i migliori da acquistare

agri-food green

Bioeconomia: Italia terza in Europa, boom di startup nel 2020