
Il settore della bici negli ultimi anni è cresciuto. Sempre più persone si sono avvicinate alla mobilità sostenibile, scegliendo la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Nel 2020, il periodo più difficile della pandemia, grazie anche gli incentivi pubblici, sono stati battuti tutti i record di vendite sia in Italia che all’estero.
Storicamente, l’andamento dei numeri di vendite all’interno del mercato italiano è stabile, sopra 1,5 milioni di pezzi venduti/anno, ma con l’avvento del Covid, si è registrata un’impennata, con circa 2 milioni di pezzi venduti nel 2021, 22 milioni in Europa.
La crescita sostenuta ha creato difficoltà nel reperire i prodotti, resi disponibili spesso dopo diversi mesi. Questo ha portato molti a disdire gli ordini e i rivenditori ad avere magazzini pieni di merce invenduta, favorendo l’usato. Con la normalizzazione del settore avvenuta nel 2022, è cresciuto il segmento delle bici di seconda mano. Si è affermata la tendenza al riutilizzo come vero e proprio stile di vita.
Lo scorso anno, secondo una ricerca di Subito, gli annunci di articoli di seconda mano sono cresciuti del 15%, raggiungendo la cifra di 49 milioni, il traffico sul portale è aumentato del 12%, le visite hanno superato quota 1,6 miliardi, le ricerche i 3 miliardi. Ogni giorno 2,6 milioni di persone si sono interessate agli scambi.
Si stima che il valore del mercato delle bici usate sia cresciuto in Italia del 32% tra il 2017 ed il 2020, attestandosi su oltre € 97 milioni.
Competitor
Tra i competitor si riportano le piattaforme generaliste (Amazon, Subito e E-Bay) e i marketplace di scambio di bici usate come Tuvalum e, a livello nazionale, Bikescan365, Bikeflip, Bici Supermarket, Eureka Bike.
