Mercato di Riferimento
Le soluzioni di Autentico Srl si rivolgono a tutti i clienti,
nazionali ed esteri, che abbiamo problemi di mercato parallelo e di
contraffazione prodotti.
Per la fase di partenza si è scelto il mercato vinicolo e
oleario, la tecnologia infatti, è stata implementata in uno
stadio prototipale con il supporto di una cantina vinicola che ha
manifestato interesse per l'utilizzo della tecnologia.
Mercato vitivinicolo nazionale
L'analisi di mercato è stata effettuata su base nazionale,
segmentando i produttori per regioni e per quantità di
bottiglie prodotte.
Le analisi finanziarie sono effettuate utilizzando il rapporto
ISMEA aggiornato a dicembre 2016.
Regione
|
Quantità di produttori
|
Abruzzo
|
116
|
Basilicata
|
45
|
Calabria
|
70
|
Campania
|
217
|
Emilia - Romagna
|
255
|
Friuli- Venezia Giulia
|
262
|
Lazio
|
121
|
Liguria
|
94
|
Lombardia
|
276
|
Marche
|
180
|
Molise
|
15
|
Piemonte
|
669
|
Puglia
|
173
|
Repubblica San Marino
|
1
|
Sardegna
|
131
|
Sicilia
|
196
|
Toscana
|
953
|
Trentino
|
16
|
Umbria
|
121
|
Valle d'Aosta
|
50
|
Veneto
|
489
|
TOTALE
|
4450
|
Nel 2017 il mercato vinicolo italiano ha mantenuto la leadership
mondiale per quanto concerne i dati di produzione. Sono stati
nuovamente superati i 50 milioni di ettolitri. In forte crescita
Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, mentre sono stabili Sicilia e
Lombardia.
Essendo Autentico NFC una piattaforma per l'anticontraffazione e il
controllo del mercato parallelo,
le cantine interessanti sono quelle che producono vini IGT e DOC
esportati all'estero.
Le due tabelle riepilogative seguenti riguardano:
- Esportazioni DOC e IGP;
- Esportazioni per paese estero.
Esse evidenziano come il mercato vinicolo sia in crescita e come
l'Italia mantenga la leadership anche in termini di esportazione.
È proprio in questo contesto che è necessario tutelare i
vini di qualità, la forte domanda infatti fa crescere l'offerta anche fraudolenta.


La forte domanda in crescita di vini italiani genera anche una
offerta illegale in cui si posizionano i seguenti illeciti:
- Vendita di vino contraffatto: tale illecito
è perpetrato da falsari del vino che con varie semplici
tecniche immettono nel mercato copie di vini di pregio ledendo non
solo all'immagine della cantina ma anche al mercato e ai
consumatori.
- Vendita di vino in mercati a cui non si è destinato:
spesso sono gli stessi distributori che sconfinano in mercato non
assegnati in cui sono presenti condizioni più favorevoli.
Questo mercato è definito anche grigio o pirateria del vino.
- Italian Sounding: E' un fenomeno per il
quale viene sfruttata la sonorità del nome di prodotti tipici
italiani, per nominare prodotti simili e/o in concorrenza. Questa
metodologia di contraffazione fa leva sulle conoscenze del
consumatore per fargli credere il prodotto sia realmente italiano e
corrispondente a uno specifico standard qualitativo. Alcuni esempi
sono il "Brunello di Montalcino" rinominato in "Brunelo" e il " Parmigiano" rinominato in "Parmesan".
Mercato vitivinicolo della contraffazione
- È complesso elaborare una stima economica dei danni causati da
contraffazione, mercato parallelo e italian sounding, questo
perchè, essendo degli illeciti, vengono perpetrati in modo
poco evidente.
In particolare si possono segmentare gli scenari che creano un
danno al mercato vitivinicolo nei seguenti modi:
- Falsari: operatori esperti in grado di
riprodurre bottiglie di pregio da immettere nel mercato tramite
distributori autorizzati.
- distributori compiacenti: sono i distributori che hanno realmente
la concessione per diffondere il prodotto, essi, in accordo con i
falsari, mischiano i prodotti falsi con quelli originali. Questo
è il fenomeno più complesso da rilevare proprio
perché messo in atto da chi possiede una regolare licenza di
vendita
- distributori ignari: sono distributori che non sanno di
acquistare un prodotto falso, facendo affidamento sulla sola
competenza. Spesso il falsario fa assaggiare una bottiglia del
prodotto orginale in modo da guadagnare la fiducia del
distributore. Anche in questo caso rilevare il fenomeno è
complesso poiché il distributore tende a mischiare i prodotti
che spesso risultano indistinguibili
- Furti: i furti di interi pallet sono
diffusi soprattutto nei mercati emergenti, una volta rubati vengono
immessi nel mercato con commercianti compiacenti. In questo caso il
prodotto è originale e l'illecito è molto complesso da
rilevare una volta che i prodotti sono immessi nel mercato
Distributori Fraudolenti:
- distributori che vendono il prodotto per cui sono concessionari
in altri stati dove le condizioni economiche sono più
favorevoli
- distributori che da uno specifico prodotto ne ottengono un numero
maggiore di bottiglie (esempio con l'aceto balsamico che viene allungato con
salsa di soia)
- Importatori Fraudolenti: vere e proprie
associazioni di esperti del settore che identificano un prodotto
richiesto nel mercato, contattano l'azienda produttrice, ricevono
un prodotto di dimostrazione e lo duplicano mantenendo inalterato
il prezzo di destinazione.
- Refill: esperti del settore che acquistano
o riciclando bottiglie usate sapientemente richiuse in modo da
poter rivedere il prodotto come se fosse originale
- Italian Sounding: intere produzioni fatte
con il solo scopo di creare un'assonanza con prodotti italiani di pregio chiaramente con un valore economico
estremamente più basso.
La contraffazione dei vini italiani nel mondo vale in totale circa
due miliardi con una crescita variabile a volte impressionante (da
2014 al 2015 incremento del 150% delle falsificazioni dei vini
italiani): che corrisponde al 30% dei sei miliardi che
Federalimentare stima, nel complesso, la piaga delle frodi di
prodotti agroalimentari italiani.
Un danno enorme per l'Italia e i produttori che corrisponde al 40%
del valore dell'export dell'anno 2013. Se poi si aggiungono i 54
miliardi stimati per l'Italian sounding (l'utilizzo di
denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l'Italia
per promuovere prodotti non italiani) il "falso italiano" arriva a
60 miliardi.
Durante il Vinitaly 2014 l'assessore regionale all'agricoltura
delle Marche, Maura Malaspina stimava che per il Verdicchio, vino
simbolo della Regione, «si può ipotizzare che su 17
milioni di export nel 2013, possano circolare imitazioni o richiami
del Verdicchio per circa 30 milioni».
Durante il Vinitaly 2014 Coldiretti ha allestito nel proprio stand
la "Cantina degli orrori", cioè tutti i tentativi malriusciti
di contraffazione e imitazione: dal Bordolino nella versione bianco
e rosso con tanto di bandiera tricolore al Meersecco; ma ci sono
anche il Barbera bianco prodotto in Romania e il Chianti fatto in
California, il Marsala sudamericano e quello statunitense e il
Kressecco tedesco.
La falsificazione colpisce anche i liquori nazionali più
prestigiosi come dimostrano il Fernet Veneto e il Capri
rigorosamente made in Argentina.