Nell’armadio di ogni donna ci sono più capi di quelli che indossa e molti meno di quelli che sognerebbe di indossare.
Circa l'80% del guardaroba di una donna non viene indossato regolarmente mentre il 46% delle donne ha nel guardaroba almeno un capo di abbigliamento mai utilizzato o addirittura ancora provvisto di etichetta.
Parallelamente, la quarantena ha modificato le abitudini di acquisto, spingendo verso l’anti-consumismo: i brand si trovano costretti a ri-orientare i loro modelli di business tramite canali alternativi, a ridurre lo stock e a re-infondere valore ai propri prodotti, per non soccombere alla logica degli sconti.
DressYouCan intercetta e fornisce una risposta concreta all’esigenza insoddisfatta di una determinata utenza. Le consumatrici vivono la trasformazione di un mercato segnato dalla crisi e dall’accelerazione dei ritmi della moda e, allo stesso tempo, nutrono una crescente consapevolezza per una moda più sostenibile, ricorrendo a una nuova modalità di fruizione: il noleggio.
Soluzione
DressYouCan
si configura come un “AirBnB dei Guardaroba”. La piattaforma permette ad ogni donna di accedere quotidianamente ad un armadio infinito a prezzi accessibili. Su dressyoucan.com l’utente ha la possibilità sia di prendere a noleggio i capi che desidera, che di mettere a noleggio (e dunque monetizzare) il proprio guardaroba.
La compresenza di fornitori esterni sia privati (utenti) che istituzionali (designer partner emergenti) garantisce:
- un vantaggio competitivo intrinseco di un continuo e “naturale” riassortimento dello stock del magazzino
- un’ampia copertura di stili e taglie
- un consumo perfettamente sostenibile grazie al coinvolgimento dell’utenza sia sul fronte dell’offerta che dal lato della domanda (trasformazione dei fornitori in consumatori)
L’originale modello di approvvigionamento del magazzino, fulcro del modello di business, si basa sulla compresenza di: stock interno, prodotti di Designer emergenti e capi di utenti privati (membri della comunità di Dressyoucan).

Tecnologia
La tecnologia cutting-edge su cui si sviluppa DressYouCan è stata scelta al fine di garantire scalabilità, sopportare picchi di traffico e rendere i dati un pilastro centrale nella cultura dell'azienda. I continui investimenti nella piattaforma nel corso degli anni (2015-2020) sono orientati a:

Vantaggi Competitivi
Applicando al mercato fashion il concetto di sharing economy, DressYouCan offre un modello distributivo alternativo per il futuro, che risulta sostenibile ed offre una soluzione ai problemi che caratterizzano il mondo retail:
- regala ad ogni donna il lusso di potersi permettere un look diverso ogni giorno senza sensi di colpa e sprechi di denaro
- rende il settore moda più sostenibile attraverso un utilizzo più efficiente delle risorse possibile attraverso il noleggio, lo sharing e la logica del pay-per-use, che consentono di ridurre notevolmente gli sprechi
- fornisce a giovani designer emergenti una vetrina per promuovere le proprie creazioni e un nuovo canale di vendita, a seguito di una positiva marketing experience diretta del prodotto
Risultati Raggiunti
Nell’ultimo anno DressYouCan ha iniziato la propria transizione verso la totale digitalizzazione del servizio, triplicando il numero di ordini online anno su anno e moltiplicando la propria visibilità sui social del 413%.
Dal lato delle revenue si evidenzia:
- l’aumento dei clienti ricorrenti, in linea con le previsioni di un passaggio alla logica della sottoscrizione entro i prossimi 2 anni
- il rafforzamento (+69%) del canale B2B (wedding planners, stylist, cinema, etc.)
- lo sviluppo del progetto TraveLight, viaggia senza valigia, nato da partnership con hotel e piattaforme di booking, finalizzato a destagionalizzare il noleggio
Il costante aumento della propria fan base e il diffondersi della domanda hanno spinto DressYouCan ad implementare ulteriormente target e offerta: collaborazione con il portale Sportit nasce l’integrazione di abbigliamento e accessori tecnici per donna, uomo e bambino; partnership con Carlo Zini la presenza di un’esclusiva collezione di bijoux.
Rassegna Stampa
