Spin-off aziendale o universitario: un processo per la creazione di nuove imprese

Redazione BacktoWork 31/10/2021

Collegato ma non sovrapponibile al concetto di startup, lo spin-off si riferisce ad un modo di fare impresa che può nascere all’interno di un’azienda oppure derivare da un contesto universitario o di ricerca.

Spin-off, che dall’inglese si traduce in “scorporo” o “scissione”, è una locuzione utilizzata per definire due diverse tipologie di processi: la separazione di una specifica attività nell'ambito aziendale e, quindi, la conseguente formazione di un'impresa autonoma che ha come business fondamentale lo sviluppo dell'attività oggetto della separazione; la creazione di una nuova iniziativa imprenditoriale da parte di soggetti inseriti in un'organizzazione pre-esistente.

Pensando in maniera più circostanziata alla classificazione degli spin-off, si rileva una divisione in due macroaree: quella che riguarda la ricerca universitaria, e gli spin-off aziendali.

Spin-off universitario: la genesi accademica

Nel caso dello spin-off universitario la filiazione è determinata tipicamente da uno o più professori, oppure ricercatori, dottorandi, borsisti dell’università o di altri enti pubblici di ricerca, che avviano un’attività imprenditoriale indipendente, basata sullo sviluppo e la valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca svolte all’interno dell'organizzazione di provenienza.

Il legame con la struttura “madre” può rimanere anche piuttosto forte, e generalmente è prevista la partecipazione dell’ateneo sia da un punto di vista formale che da un punto di vista sostanziale.

Spin-off aziendale: dall’interno dell’impresa

Lo spin-off aziendale, invece, si ha quando una nuova azienda viene creata da un’impresa che già esiste, dove quest’ultima, in accordo con i propri valori aziendali o per un generale orientamento legato all’open innovation, incoraggia i propri dipendenti a considerare l’ipotesi di costituire una nuova realtà, su cui spesso esercita una qualche forma di controllo e indirizzo.

Il rischio imprenditoriale qui è mitigato dall’opportunità di sfruttare conoscenze, relazioni, competenze maturate nel contesto professionale di provenienza, e il nuovo progetto, solitamente, ha un forte contenuto innovativo e non rientra nel perimetro d’attività dell’azienda. Per questo si preferisce creare un soggetto a sé stante, ma capace di fare leva su competenze imprenditoriali e professionali acquisite all'interno dell'impresa.

L’incubazione di una nuova realtà è considerata un momento chiave della scissione mediante costituzione di una nuova società, specie quando avviene in un contesto creativo, “agile”, ricettivo e distante dai processi interni. La rigidità delle organizzazioni troppo strutturate metterebbe a repentaglio lo sviluppo imprenditoriale e quindi ostacolerebbe il successo di uno spin-off. 

Spin-off aziendale: i principali vantaggi

I benefici della nascita di uno spin-off sono duplici, e riguardano sia l’azienda nascente, sia, spesso, quella da cui la nuova impresa prende origine.

Nel primo caso la startup si avvantaggia dell’esperienza dei fondatori, che provengono da una realtà consolidata in cui hanno trascorso anni, spesso decenni di carriera. In tutto questo tempo hanno sviluppato sia competenze che relazioni, entrambe necessarie, con le seconde che nella fase iniziale si rivelano essere anche più preziose delle prime.

Diversi studi americani hanno dimostrato, del resto, che le startup di maggior successo, quelle che hanno maggior probabilità di fare profitto, ingrandirsi e sopravvivere nel tempo sono quelle fondate da imprenditori 40-50enni che hanno un passato da manager.

Anche l’azienda di provenienza può trarre beneficio dallo spin-off, soprattutto nel momento in cui questo opera in un ambito simile al proprio, e si specializza in un segmento particolare più ristretto, in cui sperimenta innovazioni e produzioni che grande impresa non trova conveniente implementare.

La startup spin-off, così, può diventare complementare all’azienda d’origine, di cui potrà essere fornitrice, e/o collaboratrice. La grande impresa potrà raccogliere i vantaggi dei servizi e dei prodotti innovativi senza i costi e i rischi dello sviluppo di questi 

Spin-off e Startup

Molte startup nascono come spin-off, è il caso in particolare di molte startup deep-tech create da team di ricercatori. Ma concettualmente i due termini vanno tenuti separati. Con spin-off come abbiamo visto si fa riferimento ad una modalità di genesi aziendale che porta alla creazione di una nuova e autonoma realtà imprenditoriale che, proprio perché "figlia” di una organizzazione già esistente (sia essa un'università, un istituto di ricerca o una grande azienda), con questa generalmente mantiene solidi legami e intrattiene una stretta collaborazione per lo sviluppo di progetti e attività comuni. 

Spin-off aziendali e universitari che hanno fatto la storia

Tra gli esempi più noti di spin off universitari vi è sicuramente Lycos.

Fondata grazie a un progetto di Michael Loren Mauldin presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh nel 1994, si è rivelata negli anni successivi uno dei diamanti della new economy, fino a divenire a fine millennio uno dei siti più visitati al mondo.

Sia motore di ricerca che portale, prima di vivere il declino tipico di tante realtà simili dopo lo scoppio della bolla dot.com fu venduta a Telefonica per 12,5 miliardi di dollari, 20 volte in più della sua IPO.

Uno degli spin-off aziendali più celebri è invece Waymo, che è nata nell’alveo di Google e che del resto fa parte di Alphabet, holding cui il colosso americano fa capo.

Si tratta di un’azienda tecnologica che si occupa di guida autonoma. Gestisce un servizio di taxi senza guidatore nei sobborghi di Phoenix e da poco ha cominciato anche una sperimentazione a San Francisco. L’obiettivo degli azionisti di Google è che diventi leader mondiali nei sistemi driverless, affacciandosi in anticipo su un mercato che un domani potrebbe essere centrale.


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