Pagamenti digitali in Italia: le dimensioni del mercato

Redazione BacktoWork 21/04/2022

L’e-payment, nel nostro Paese, è un fenomeno in continuo aumento: ecco la fotografia che si ricava dagli ultimi dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano

In Italia, i pagamenti digitali continuano a crescere con regolarità e, nel 2021, hanno raggiunto un volume di affari di 327 miliardi di euro, con un incremento complessivo pari al +22 per cento rispetto al 2020.

Protagonisti assoluti del trend si confermano le transazioni contactless che hanno “totalizzato” 126,5 miliardi di euro. Questa tendenza è stata resa possibile, soprattutto dalla diffusione delle carte e dei POS abilitati, spinta dall’innalzamento del limite per i pagamenti senza PIN dai 25€ ai 50€ e acuita, nel corso del 2020 e del 2021, dai timori legati al Coronavirus e al possibile contagio dovuto al contatto.

A questa fetta della torta si affianca il sottoinsieme rappresentato da quelli effettuati via smartphone o attraverso oggetti smart da indossare che hanno raddoppiato il loro valore rispetto a un anno fa (+106 per cento) superando i 7 miliardi di euro. 

Sono queste alcune delle principali evidenze emerse dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, presentate in occasione del convegno Innovative Payments: the new normal. 

Bene, ma non benissimo

La pandemia da Covid-19 ha colpito molto duramente diversi comparti economici, ma non ha bloccato il mondo dei pagamenti elettronici” ha dichiarato Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Digital innovation del Politecnico di Milano. “Questi ultimi, infatti, hanno fornito ai cittadini italiani - e non solo - i mezzi per effettuare sempre più acquisti online nelle fasi di lockdown e sempre più pagamenti ‘contactless’ al momento delle riaperture dei negozi. Nonostante questo, il divario nei confronti degli altri Paesi europei in quanto a transazioni pro-capite è peggiorato. L’Italia, infatti, superata già nel 2019 dalla Grecia e nel 2020 dalla Germania, è scesa al 25esimo posto (su 27) nella classifica continentale e precede solamente la Romania e la Bulgaria, che hanno però crescite nell’anno superiori a quella italiana”.

Le evoluzioni dell’”hardware” 

Al concetto di mobile wallet con lo smartphone che va a sostituire sempre di più il portafoglio fisico si stanno affiancando quello permesso dai wearable, utilizzati in maniera più specifica per il pagamento smart e, di fatto, sempre più efficaci nel rendere l’esperienza di pagamento ancora più veloce e semplice per il consumatore. 

Tra i trend più interessanti dell’ultimo anno, infine, c’è il cosiddetto Buy Now, Pay Later (BNPL) che merita sicuramente una menzione, essendo cresciuto con un ritmo senza precedenti non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa. 

Letteralmente “Compra ora e paga dopo”, si tratta di una tipologia di finanziamento a breve termine, solitamente senza interessi, che consente di effettuare l’acquisto di un bene o di un servizio e fissare la fase del pagamento più avanti nel tempo. Il servizio è, solitamente, offerto da società specializzate che gestiscono l’operazione per conto dei commercianti (che possono essere sia online o fisici.

“Anche in questo caso l’emergenza sanitaria, avendo accelerato gli acquisti online e la ricerca di soluzioni di pagamento più flessibili, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua diffusione”, conclude Ivano Asaro, direttore dell’Osservatorio Innovative payments.


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