Internet of Things: in Italia 93 milioni di oggetti connessi

Redazione BacktoWork 26/04/2021

L’emergenza Covid-19 ferma la crescita dell’IoT, che negli ultimi anni era stata molto rapida (+24% nel 2019, +35% nel 2018), ma il mercato regge l’urto, segnando soltanto un calo del 3% e attestandosi su un valore di 6 miliardi di euro.

Questa la fotografia che emerge dalla nuova ricerca della School of Management del Politecnico di Milano. “Pur in leggera flessione” - sottolinea il report - “il mercato italiano è comunque in salute e presenta una buona dinamicità, con tanti ambiti che sono cresciuti rispetto al 2019, come Smart Agriculture, Smart Factory, Smart Logistics e Smart City”.

Sono in costante aumento le connessioni IoT, arrivate a 93 milioni, di cui 34 milioni sfruttano la “tradizionale” connettività cellulare (+10%) e 59 milioni utilizzano le altre tecnologie di comunicazione (+15%). Tra queste, emergono le reti Low Power Wide Area (LPWA), che raggiungono per la prima volta 1 milione di connessioni (+100%).

Si muovono in controtendenza rispetto all’andamento generale del mercato anche i servizi abilitati dagli oggetti connessi, con un valore di 2,4 miliardi di euro e una crescita del 4%.

Prosegue la crescita dell’Industrial IoT, con il 68% delle grandi aziende e il 29% delle PMI che hanno avviato almeno un progetto. Le applicazioni più diffuse sono quelle legate alla gestione della fabbrica intelligente (Smart Factory, 66% dei casi), soprattutto per il controllo in tempo reale della produzione e dei consumi energetici; quelle di supporto alla logistica (Smart Logistics, 27%), guidate dalla tracciabilità dei beni nel magazzino o lungo la filiera; e i progetti di Smart Lifecycle (7%) per  l’aggiornamento dei prodotti e la gestione del loro ciclo di vita. 

I numeri del mercato italiano nel 2020

Il primo segmento del mercato IoT è costituito dallo Smart Metering & Smart Asset Management nelle Utility, con un valore di 1,5 miliardi (-13%) che rappresenta il 25% del totale. Nel 2020 sono stati installati altri 2,7 milioni di contatori gas connessi presso utenze domestiche, portando la diffusione al 69% del parco complessivo, e ben 4,8 milioni di smart meter elettrici di seconda generazione, il 50% del totale dei contatori elettrici. 

Seguono il segmento della Smart Car, con un fatturato di 1,18 miliardi di euro (-2%) e 17,3 milioni di veicoli connessi (il 45% del parco circolante in Italia), e dello Smart Building, che vale 685 milioni di euro (+2%) ed è legato prevalentemente alla videosorveglianza e alla gestione dei consumi energetici all’interno degli edifici.

Il comparto con la crescita più significativa è la Smart Agriculture (140 milioni di euro, +17%), trainata da soluzioni per il monitoraggio e il controllo di mezzi e attrezzature agricole, macchinari connessi e robot per le attività in campo. Crescono anche la Smart Factory (385 milioni di euro, +10%) e la Smart Logistics (610 milioni di euro, +4%), con soluzioni usate per la gestione delle flotte aziendali e gli antifurti satellitari, che conta ben 1,9 milioni di mezzi per il trasporto merci connessi.

La Smart City (560 milioni di euro, +8%) vede un aumento del numero dei progetti avviati dai comuni e i primi esempi di successo di collaborazioni fra pubblico e privato. 

In calo, invece, la Smart Home (505 milioni di euro, -5%) e l’ambito Smart Asset Management in contesti diversi dalle Utility (265 milioni di euro, -20%), legato principalmente al monitoraggio di gambling machine utilizzate per il gioco d’azzardo, ascensori e distributori automatici. 


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