Intelligenza artificiale: in Italia è presente nella metà delle aziende medio-grandi

Redazione BacktoWork 11/04/2021

La pandemia non ha frenato il percorso di avvicinamento delle imprese all’AI: secondo l’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, oggi il 53% delle aziende italiane di medie o grandi dimensioni fa uso di sistemi e servizi in grado di apprendere e "agire" autonomamente. 

I dati presentati dall’Osservatorio indicano che il mercato è cresciuto del 15% rispetto al 2019, raggiungendo un valore di 300 milioni di euro, nonostante il 35% delle imprese sia stato costretto a bloccare gli investimenti a causa di problemi di budget dovuti alla crisi.

Dove si concentra la spesa in AI delle imprese

La spinta all’adozione di soluzioni di Artificial Intelligence arriva in particolare dalle grandi aziende, che nel 61% dei casi hanno all’attivo almeno un progetto. In larga parte queste iniziative si concentrano sulla crescita organizzativa e culturale oltreché sulla valorizzazione dei dati e lo sviluppo di algoritmi.

Le medie aziende appaiono meno mature e hanno progetti attivi solo nel 21% dei casi. 

Tra i settori, quello che più investe in AI è la finanza (23%), seguita da energia/utility (14%), manifattura (13%), telco e media (12%) e assicurazioni (11%).

Nel complesso il 91% delle 235 imprese analizzate esprime un giudizio positivo sulle iniziative avviate, con risultati sopra (45%) o in linea (46%) con le aspettative, mentre solo il 9% sperava in risultati migliori.

Le soluzioni che attirano più investimenti sono gli algoritmi per analizzare ed estrarre informazioni dai dati (Intelligent Data Processing), che coprono il 33% della spesa (+15%). Seguono le soluzioni per l'interpretazione del linguaggio naturale (Natural Language Processing) con il 18% del mercato (+9%) e gli algoritmi per suggerire ai clienti contenuti in linea con le preferenze individuali (Recommendation System) con un'incidenza del 18% (+15%).

Le soluzioni con cui l’Intelligenza Artificiale automatizza alcune attività di un progetto e ne governa le varie fasi (Intelligent Robotic Process Automation) valgono l'11% della spesa (+15%).

Il restante 20% del mercato è suddiviso equamente fra Chatbot e Virtual Assistant (10%), che sono i progetti con la crescita più significativa (+28%), e iniziative di Computer Vision (10% di incidenza, +15%), che analizzano il contenuto di un'immagine in contesti come la sorveglianza in luoghi pubblici o il monitoraggio di una linea di produzione.

Cresce l’interesse da parte delle istituzioni

Anche le istituzioni dedicano sempre maggiore attenzione all'Artificial Intelligence per le sue potenzialità di impiego, ma anche per le implicazioni etiche che possono riguardare imprese, cittadini e la società nel complesso. Lo dimostra l’attivismo su questo tema registrato nell’ultimo anno: a livello nazionale, dopo la pubblicazione della "Strategia Italiana per l'Intelligenza Artificiale", sono state poste le basi per la nascita dell'Istituto Italiano per l'Intelligenza Artificiale (I3A). Nel Piano europeo per la ripresa l'AI è indicata come una delle tecnologie chiave per il rilancio dell'economia e la trasformazione digitale

 


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