Sebbene la pandemia globale stia causando una gravissima crisi economica mondiale, ci sono alcuni settori che stanno incrementando il proprio volume di affari. È il caso dell’e-commerce che, numeri alla mano, nell’ultimo mese è cresciuto in modo esponenziale tanto da raggiungere traguardi che - prima della crisi sanitaria - erano preventivati tra dieci anni.
A renderlo noto è Netcomm, che evidenzia come a inizio maggio i consumatori online erano ben due milioni: il triplo rispetto al 2019 quando, invece, la quota di consumers era pari a 700mila. Dall’inizio del 2020 al mese di maggio, dunque, sono ben due milioni i nuovi consumatori italiani (il totale del resto del mondo è pari 29 milioni).
L’incremento rispetto al 2019 è da attribuire all’emergenza sanitaria da Coronavirus, poiché il settore dell’e-commerce è stato uno dei pochissimi a garantire la continuità di servizio, seppur con qualche flessione naturale. Per questo gli esperti non hanno dubbi in merito: l’e-commerce è il settore che crescerà di più a livello mondiale a causa del Covid-19, facendo registrare un incremento del +55%.
Il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, evidenzia come in uno scenario in continua evoluzione com’è quello del settore e-commerce: “Le sfide per le aziende e le PMI non sono poche, ma altrettante sono le opportunità per trasformare e innovare il proprio business”. E quindi diventa di primaria importanza “acquisire le competenze tecnologiche più adeguate per accelerare o avviare per la prima volta il percorso verso l’e-commerce, un settore che mai come in questo momento ha dimostrato di essere non più solo un accessorio, ma un servizio fondamentale per le imprese e per i cittadini”.