Insieme al fatturato e ai profitti, il flusso di cassa o cash flow è una grandezza finanziaria fondamentale per valutare lo stato di salute di un’azienda e la sua capacità di autofinanziarsi. Un’impresa, infatti, pur generando ampi margini di profitto, potrebbe trovarsi ad un certo momento in sofferenza di liquidità, quindi nelle condizioni di non poter pagare le tasse, i fornitori, i creditori o i dipendenti, a causa di una generazione di cassa negativa.
Il flusso di cassa indica le variazioni positive o negative della liquidità dell’azienda in un determinato periodo di tempo, generalmente un anno. In pratica, si ottiene come differenza tra il totale delle entrate monetarie (cash inflow) e delle uscite monetarie (cash outflow) e rappresenta l’ammontare di denaro liquido che l’azienda possiede in un dato momento e nel tempo, ovvero l’ammontare delle risorse finanziarie nette generate nel periodo considerato. Non va quindi confuso con l’utile (o la perdita) d’esercizio, che è la differenza tra i ricavi e i costi, indipendentemente dalle entrate e dalle uscite di cassa che le operazioni di vendita o di acquisto hanno prodotto. A causa di dilazioni e insoluti, l’effettivo incasso delle vendite realizzate (fatture emesse) o l’effettivo pagamento dei costi sostenuti (fatture ricevute) potrebbero non coincidere con i costi e i ricavi della produzione.
Pianificare e gestire attentamente i flussi di cassa in ingresso e in uscita è quindi essenziale per garantire all’azienda la capacità di far fronte ai pagamenti e per poter effettuare nuovi investimenti impiegando risorse proprie, senza fare un ricorso eccessivo all’indebitamento.
Se il management, e nello specifico chi è responsabile del controllo della gestione finanziaria dell’azienda, è in grado di stimare con una buona approssimazione i flussi di cassa ad una certa data, sarà in grado di negoziare per tempo le eventuali coperture necessarie per far fronte al fabbisogno di liquidità. Ma sarà anche in grado di prevedere impieghi più remunerativi per la liquidità disponibile, garantendo comunque la solvibilità finanziaria dell’azienda anche a fronte di eventi imprevisti.