Andrea Carazza, Nice2Pay: “Con noi al riparo dalle frodi online”

Redazione BacktoWork 04/01/2022

I sistemi di pagamento digitali diventano sempre più popolari e di utilizzo comune, portando con sé anche un aumento nella domanda di sicurezza nelle transazioni. Per rispondere a questa esigenza, a Mantova, è nata una startup che propone un innovativo meccanismo di garanzia.

Quando due grandi appassionati di informatica si incontrano, possono accadere cose straordinarie. È il caso di Nice2Pay, nata nel 2018 da un episodio di frode che ha riguardato Andrea Carazza, uno dei due fondatori (l’altro è Marco Pasotto), che ci racconta la genesi e le caratteristiche del sistema di pagamento - brevettato l’anno successivo - che rappresenta il core della startup. 

Qual è l’idea?

Nice2Pay consiste in un innovativo sistema di pagamento digitale che copre e tutela tutte le transazioni di beni e servizi, sia acquistati online che di persona, come pure gli invii diretti di denaro o i gruppi di pagamento e spesa condivisi.

Come e perché è nato il progetto? 

Tutto ha avuto inizio da una frode online che ho subito. Dopo aver provato a sporgere denuncia e aver capito che per queste tipologie di truffe (soprattutto per i micro importi) i tempi di gestione sono molto dilatati, i costi da sostenere sono maggiori della cifra persa, e le garanzie di rimborso non sono certe, ho provato a cercare un sistema di pagamento che mi tutelasse realmente. Non l’ho trovato e così l’ho studiato, inventato e brevettato.

Come funziona?   

Il servizio consiste in un incrocio di tre chiavi di sicurezza primarie che determinano un percorso vincolato tra le parti. Il primo passaggio riguarda la creazione di un account univoco non falsificabile, il successivo ha a che fare con la sospensione economica dell’importo che deve essere versato, e la conclusione consta nella verifica intermedia del bene da parte del trasportatore.

A tutto questo si aggiunge un sistema di blocchi alternati vincolati che definisce un passaggio di scelte condizionanti tra il compratore e il venditore. Per portare a termine la transazione, infatti, i due utenti devono stare all’interno del percorso di sistema, altrimenti questa si interrompe e si chiude.

Quali sono i vostri competitor e cosa distingue la vostra startup dalla concorrenza?

Nice2Pay si inserisce in un mercato con molte soluzioni al momento fruibili, ma dove nessuna di esse tutela pienamente le transazioni, soprattutto quando si parla di C2C (consumer to consumer, cioè tra due soggetti privati).

In questi casi, infatti, i singoli utenti sono esposti alle molteplici possibilità di frodi (che aumentano di giorno in giorno).

Quando si parla di pagamenti online, si pensa subito a PayPal, ma Nice2Pay si pone un obiettivo diverso e può lavorare anche parallelamente al competitor principale in quanto quest’ultimo dà la possibilità di invii diretti di denaro, mentre il nostro sistema opera su molteplici chiavi di sicurezza, porzionando la transazione in step intermedi in cui gli utenti devono avanzare per chiudere la trattativa.

Un sistema così strutturato, al momento, non è presente su nessuna piattaforma di pagamento.

Nice2Pay

Il metodo di pagamento realmente sicuro per tutte le transazioni

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PayPal è il servizio leader nel vostro comparto ma oggi altre startup possono metterne in crisi il primato grazie anche al supporto per i commercianti offline. Come si convincono le attività tradizionali? Quali leve di comunicazione pensate di utilizzare visto che in Italia i negozi anche molto piccoli sono oltre l’80% del totale? 

Il nostro sistema nasce anche per sostenere tutta la rete delle piccole aziende e dei piccoli commercianti che operano nel tessuto italiano.

Il sistema di controllo Premium prevede, infatti, che il bene da verificare sia controllato fisicamente da un professionista del settore. Il compratore infatti sceglierà le tipologie di verifica e il professionista che riceverà il bene (spedito dal venditore) ne controllerà l’integrità e l’autenticità.

Qualora il controllo dovesse andare a buon fine, il pacco proseguirà il suo percorso fino al compratore, e al momento della consegna il denaro contenuto nel Box virtuale di sospensione economica sarà svincolato al venditore. In caso contrario tornerà al venditore e il compratore riavrà i suoi soldi.

Questo meccanismo permette di ampliare esponenzialmente il lavoro delle piccole aziende e dei piccoli commercianti, in quanto il controllo verrà effettuato proprio da loro e soprattutto li renderà attori protagonisti del nostro sistema, per non parlare dell’incremento economico che questa soluzione può sviluppare. 

Quali sono gli obiettivi della campagna di crowdfunding?

Prima di tutto, ottenere i fondi necessari per lo sviluppo del software finale e per effettuare una campagna marketing volta a far conoscere il nostro sistema a tutto il pubblico italiano.

Con la raccolta minima (150.000 euro) sarà possibile sviluppare l’applicazione, prevedendo un piano di marketing meno “aggressivo”, mentre con la raccolta massima (350.000 euro) sarà possibile sviluppare anche una sponsorizzazione mirata e capillare, volta a far conoscere il prodotto già nel secondo trimestre del 2022.

Quali sono gli sviluppi futuri del progetto e gli obiettivi a medio-lungo termine?

Nice2Pay è detentrice di un brevetto italiano e ha depositato un PCT (Patent Cooperation Treaty, il sistema di protezione internazionale sui brevetti, ndr) con una linea d’azione in oltre 170 Paesi.

L’obiettivo primario è quello di arrivare sul mercato italiano alla fine del primo semestre 2022. All’inizio del secondo semestre infatti, saranno proposti tutti i servizi, esclusi i controlli Premium per i beni spediti, e il box di controllo oggetti, previsti per fine 2022.

Il 2023 vedrà Nice2Pay andare a proporsi in 20 Paesi dell’UE, proiettando quindi la nostra soluzione sul mercato internazionale. L’obiettivo finale è quello di arrivare ad un pubblico globale entro 3/4 anni. Ovviamente si dovrà predisporre un piano d’azione e di gestione differente dall’attuale, poiché tutti i contratti con gli enti di trasporto e con le banche di appoggio andranno rivisti ed implementati.

Come funziona il Box di osservazione e che strumenti offre all’utente per controllare l’andamento dei prezzi? Che alert si possono impostare? Che comunicazione viene offerta? 

Il Box di osservazione risulta un utilissimo strumento quando si sta scegliendo un bene che viene proposto più volte su vari portali a prezzi e condizioni differenti.

Spesso capita, infatti, che per scegliere la stessa tipologia di bene, si debbano aprire più pagine o scaricare più applicazioni di riferimento. Si deve cercare lo stesso bene più volte, e se non si effettua una scelta immediata, spesso alcuni annunci o proposte vengono “persi per strada”.

Il Box di osservazione permetterà di salvare più inserzioni in un unico spazio e di valutare con un'unica occhiata tutte le inserzioni precedentemente salvate, anche a distanza di giorni.

I prezzi saranno monitorati in automatico e sarà possibile effettuare la transazione direttamente da Nice2Pay, senza la necessità di effettuare uno switch da un’applicazione all’altra.

Sarà inoltre possibile impostare degli alert che avvisano di una eventuale modifica di prezzo degli oggetti salvati. 

Secondo l'Osservatorio sui pagamenti digitali del Politecnico di Milano, a crescere sono soprattutto i pagamenti contactless, quelli via smartphone e wearable: le modalità senza contatto si sono infatti affermate come valide alternative contro la diffusione del contagio da Covid. La piattaforma Nice2Pay è compatibile con questa dinamica? 

Nice2Pay nasce proprio nel periodo Covid: nell’ultimo anno si è verificato anche un aumento esponenziale (+89%) delle truffe digitali in quanto le persone operano per ovvi motivi da casa tramite acquisti e spedizioni online.

Il nostro sistema è pienamente compatibile e attento a questa tematica, poiché gli acquisti con spedizione si possono effettuare mediante smartphone e le trattative che si vogliono terminare con una verifica e il ritiro di persona prevedono lo sblocco bilaterale delle parti senza alcun contatto fisico.

Alcune ricerche sul mobile e-commerce dicono che le persone che provano a utilizzare i sistemi di pagamento più innovativi, poi difficilmente li abbandonano. Che ricerche avete fatto sull’usabilità, sull’interfaccia e sull’esperienza utente di Nice2Pay?

Elaborare un sistema così complesso, ma allo stesso tempo di facile utilizzo per tutte le fasce di utenti, non è stata un’impresa semplice.

Dopo aver mappato le dinamiche di processo, abbiamo creato un prototipo grafico UX (User Experience), fruibile su richiesta, che simula le varie tipologie di trattative e abbiamo individuato un campione di 30 persone (con conoscenze e approccio digitale ben distinto) che hanno testato il nostro sistema, andando poi a riparametrare l’usabilità in base ai feedback ricevuti, con l’obiettivo di creare un’esperienza che fosse realmente user friendly per tutti gli utenti.

Il mondo dei pagamenti si trova al centro di una serie di spinte al cambiamento derivanti da nuove tecnologie abilitanti (Open API, Artificial Intelligence, Instant Payments, Blockchain, ecc). Quanto è utile informare gli utilizzatori a proposito di queste tecnologie o invece è sufficiente far passare informazioni di altro tipo (sulla transazione, la sicurezza, le commissioni…)? 

Il concetto da cui siamo partiti sta nel far capire ai nostri futuri utenti che devono essere responsabili di tutte le loro azioni. Proprio per questo il nostro sistema prevede la creazione di account univoci tramite AI e verifica della registrazione anche mediante SPID. Attualmente stiamo collaborando con Infocert proprio per offrire questa sicurezza.

Inoltre un sistema di feedback creerà una storyline “reale” che non potrà essere manomessa o simulata e alla quale gli utenti potranno far riferimento prima di avviare la transazione.

La tecnologia della struttura di “blocchi alternati vincolati” rappresenta un ulteriore sistema di sicurezza che può essere paragonato ad una partita di tennis dove il compratore e il venditore sono i giocatori, l’area di gioco è la transazione, e l’arbitro è Nice2Pay. Per portare a termine la transazione ci saranno quindi dei semplici passaggi (tre) che i giocatori dovranno effettuare in maniera alternata, con l’obbligo di rimanere all’interno del campo per portare a termine la partita. Potranno scegliere la direzione, ma non potranno uscire dall’area tracciata, altrimenti il gioco si interrompe e la partita, ovvero la transazione, termina.

Nice2Pay funge da "intermediario", preleva in modo sicuro i fondi per una transazione dal cliente e li deposita sul conto bancario della controparte (al termine della transazione, non prima). Si forniscono dati bancari o estremi di carte attive? Che strumenti di crittografia utilizza il sistema e come si affronta il tema delle frodi informatiche?

Tutti i dati che vengono registrati nei nostri sistemi verranno mantenuti in server farm con chiavi di sicurezza congrue alla sensibilità dei dati inseriti. Ovviamente, la tecnologia e i sistemi di sicurezza avanzano con l’aumentare dei tentativi di intrusione. Proprio per questo uno dei punti fondamentali sarà il continuo monitoraggio e soprattutto incremento dei livelli di cybersecurity dei nostri sistemi.

Per le transazioni invece, ogni trattativa aperta avverrà su un conto corrente virtuale criptato a cui avranno accesso i soli due utenti protagonisti, che si chiuderà al termine della stessa.

Diventerà quindi altamente improbabile e soprattutto poco redditizio mettere mano agli importi versati in quanto ogni transazione avrà un andamento indipendente.

La sospensione economica è un concetto che differenzia Nice2Pay dai suoi principali competitor. Come si può spiegare agli utenti questo passaggio chiave del processo di pagamento?

La sospensione economica virtuale è una sicurezza che gli utenti hanno per far sì che la transazione vada a buon fine. Fino a oggi, la parte più esposta era il compratore in quanto una volta effettuato il versamento, si doveva sperare che il venditore spedisse effettivamente la merce.

Il box virtuale di sospensione economica permette di avere una garanzia in più, in quanto l’importo viene sbloccato soltanto dopo che il bene/servizio è stato verificato e consegnato.

Ciò comporta che il venditore non solo deve attenersi alle regole e alla coerenza di quanto trattato, ma anche rispettare i parametri di controllo che il compratore sceglie.

Qual è la posizione della vostra startup rispetto agli incentivi promossi dal Governo (vedi Cashback, Super Cashback e Lotteria degli scontrini)? Cambia qualcosa rispetto al flusso di pagamento ipotizzato? 

Abbiamo già pensato a integrare un sistema di cashback per determinati acquisti e/o marchi di vendita per i pagamenti diretti. Questa opzione però vedrà la luce più avanti nel tempo, poiché eventuali partner commerciali devono - e giustamente vogliono - vedere il reale funzionamento del sistema, prima di impegnarsi in tal senso. 


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