La scalata di Xnext: 5 Milioni da Neva First, ultimo step di una storia di successo

Edoardo Reggiani 14/05/2021

Xnext, scaleup deeptech fondata nel 2014 a Milano da Pietro Pozzi e Bruno Garavelli, ha annunciato la chiusura di un round da 5 Milioni di Euro sottoscritto interamente da Neva First, fondo di venture capital gestito da Neva Sgr, corporate venture capital di Intesa Sanpaolo.

Dalla sua fondazione ad oggi Xnext ha sviluppato e portato sul mercato un innovativo sistema di ispezione X-ray multi-energy per i controlli di qualità in tempo reale nei processi industriali. Dal 2020 è presente, infatti, con le prime macchine di ispezione, installate su diverse linee di produzione di aziende leader in ambito food in Italia e in Francia.

Per noi di BacktoWork questa notizia ha un valore particolare, per diversi motivi che rappresentano di fatto le fondamenta della nostra mission.

Nel 2015, tramite la nostra attività, Xnext ha chiuso un’operazione con un manager-investitore che ha deciso di investire i propri capitali e le proprie competenze in una giovane impresa con un progetto innovativo ed ambizioso. Questa, insieme ad altre operazioni, è stata in quegli anni la conferma che un nuovo modello di investimento che guardasse all’economia reale, alle competenze e all’innovazione era possibile.

Poco più di un anno dopo la stessa Xnext è stata la prima campagna di equity crowdfunding in cui siamo stati coinvolti e, anche in questo caso, abbiamo avuto la dimostrazione che ci fosse sempre più interesse verso questa tipologia di asset class e che l’utilizzo di una piattaforma digitale fosse la modalità giusta per allargare il più possibile le opportunità per aziende ed investitori.

Con il nuovo round da parte di un investitore istituzionale, che supporterà l’azienda nell’espansione commerciale in Italia e all’estero fino alla quotazione in Borsa, si aggiungono due ulteriori conferme.

La prima è che anche in Italia si possono creare aziende deeptech in grado di raccogliere capitali importanti, arrivare sul mercato, crescere e diventare public company.

La seconda è che investire in startup, con la necessaria attenzione e consapevolezza, può essere molto interessante per un investitore privato, che non solo può vedere crescere nel tempo il valore del suo investimento, ma anche avere la consapevolezza che i capitali investiti hanno contribuito a portare sul mercato innovazione e creare posti di lavoro (come i 32 nel caso di Xnext).

Un ulteriore elemento importante per noi è che l’investimento da 5 milioni sia arrivato da un investitore, Neva Sgr, con cui oggi condividiamo non solo il socio di riferimento (Intesa Sanpaolo), ma anche una mission chiara e precisa. Sempre più siamo convinti che ci sia la necessità di creare dei “sistemi virtuosi” in grado di supportare la crescita e l’innovazione in tutte le sue fasi, fornendo risultati interessanti per gli investitori. Questo è quello su cui ci impegneremo nei prossimi anni.

Al team di Xnext e a tutti gli investitori vanno i nostri complimenti e l’augurio di raggiungere in futuro risultati ancora più importanti.


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