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Investitore Istituzionale: Presente

B4Chem

Sistemi innovativi per la chimica basati sull’automazione, il controllo e il data management

B4Chem è una start-up innovativa che mira a ridurre i costi di produzione nell'industria chimica proponendo al mercato il device OnePot, un reattore dalla tecnologia rivoluzionaria automatizzato e indipendente dall'operatore e dai volumi di produzione.

Stato della campagna

€ 199.000

Adesioni raccolte

€ 150.000

Obiettivo minimo 
133%

Conclusa

9.05%

Equity distribuita

€ 2.000.000

Valutazione pre-money

€ 500

Investimento minimo

39

Sottoscrizioni
Progetto Mercato Round FAQ Documenti

Il progetto


Il settore della trasformazione chimica paga ogni giorno un costo elevatissimo, in termini di tempo e denaro, a causa della obsolescenza dei propri sistemi produttivi, ciò determina:

  • irriproducibilità nei processi 
  • perdita di know-how aziendale legata al turn-over di personale
  • difficoltà di innescare economie circolari

La preferenza del mercato di mantenere obsoleti i propri processi produttivi ed operativi si lega all’incertezza del valore aggiunto che le nuove tecnologie possano offrire, le quali richiedono tempo prima di verificare la loro efficacia.


B4Chem è la startup innovativa, costituita nel 2019, che ha rivolto la sua attività di R&D all'ottimizzazione del trasferimento tecnologico nei vari settori della chimica. La Società produce e commercializza sistemi basati sull’automazione e l’interazione hardware/software per sorreggere il passaggio alla “Chimica 4.0”.


Soluzione

B4Chem si rivolge agli operatori del settore chimico spaziando dall'ambito accademico a quello industriale, dai reparti R&D a quelli produttivi. La tecnologia sviluppata punta ad una chimica standardizzata che garantisca una drastica riduzione di sprechi di materia prima con l’obiettivo di generare una chimica circolare al 100%.

Con questo scopo è stato realizzato il primo prototipo di OnePot, un reattore chimico completamente automatizzato e in grado di creare un ambiente di processo controllato nel quale miscelare reagenti solidi, liquidi e gassosi.


Le caratteristiche di questa soluzione consentono di standardizzare un processo indipendentemente dall’operatore o dalle condizioni ambientali in cui viene svolta la reazione. 

OnePot è rivolto al data management:

  • si può controllare da remoto
  • consente di comunicare col magazzino
  • permette di conservare i dati di processo in cloud protetti
  • comunica con altri OnePot connessi in rete


Sono stati progettati 4 modelli di reattore a volumi crescenti. L’idea è quella di fornire le stesse dotazioni strumentali sia ai laboratori di R&D, in cui è prevalente la lavorazione di bassi volumi di reazione (V < 500mL), sia agli impianti di produzione (V > 1000L). La potenzialità di far lavorare più reattori in parallelo consente la realizzazione di interi impianti produttivi.


Tecnologia

OnePot integra una tecnologia rivoluzionaria, Matrix in-batch, in grado di rendere il processo chimico indipendente dal volume di reazione. L’intero reattore e la tecnologia Matrix in-batch sono oggetto del brevetto italiano depositato ad Aprile 2020 per il quale è stata avviata l’estensione PCT nei primi mesi del 2021.


Questa tecnologia proprietaria permette di eliminare dai processi produttivi le fasi di pilot e production riducendo il time to market dell’80%.




Da un punto di vista tecnologico B4Chem ha deciso di progettare una strumentazione che abbia la sua componente innovativa nella funzionalità e non nella componentistica. Questo consente di realizzare un assemblato tecnologico che sfrutti l’elevata qualità e affidabilità raggiunta dai grandi produttori già presenti sul mercato, garantendo l’assolvimento degli standard di affidabilità richiesti dal mercato di riferimento e consentendo di accelerarne la penetrazione.


Vantaggi Competitivi OnePot


PROCESSI INDIPENDENTI DAI VOLUMI -  Integra la tecnologia Matrix in-batch


AMBIENTI DI REAZIONE CONTROLLATI - Dotato di sistemi di dosaggio e vuoto tecnico


AUTOMAZIONE - Immagazzina tutti i dati di processo sia per la riproducibilità che per il management


REATTORI INTERCONNESSI - Dashboard di gestione multi-reattore integrata



Business Model

Il modello di business di B4Chem è di tipo B2B in cui la revenue stream è definita dalla vendita diretta di reattori innovativi, di accessori di equipaggiamento e di tre servizi di assistenza: il primo legato all’assistenza post-vendita; il secondo legato allo sviluppo/traslazione di processi mediante tecnologia Matrix in-batch e il terzo legato alla produzione in conto terzi di piccoli lotti.


Track Record

Oltre al brevetto per il prodotto e la tecnologia, B4Chem ha depositato 3 marchi europei e ha ottenuto un finanziamento comunitario della Regione Calabria dedicato alle start-up innovative del valore di circa 200.000 euro. La Società ha stipulato una convenzione di ricerca con l’Università Magna Graecia di Catanzaro (UMG) e vinto una borsa di Dottorato industriale finanziata dal MIUR in partenariato con UMG e l’Università di Amsterdam. Ha, inoltre, intessuto relazioni di ricerca con l’Università della Calabria (UNICAL).



Partner


Analisi mercato e concorrenza


Il mercato dei reattori chimici sta vivendo una crescita importante. Si prevede un'espansione con un CAGR a due cifre tra il 2020 e il 2030, sulla scia del settore chimico in crescita a livello mondiale.


A livello geografico, il primo mercato di riferimento a cui sarà presentata la tecnologia proposta da B4Chem è rappresentato da tutta la comunità europea. Nel Business Plan 2021-2025 viene eseguita una segmentazione dei clienti in funzione degli ambiti operativi e della localizzazione geografica. Si prevede una graduale espansione che condurrà ad una copertura globale a partire dal 2025.


Competitor

La concorrenza è intensa tra gli attori di mercato. Il panorama frammentato presenta numerosi player e la maggior parte dei nuovi operatori viene acquisita o fusa da operatori consolidati.

Lo scenario competitivo genera alte barriere all’ingresso che tendono a proteggere il mercato: alti capitali di startup, know-how elevati e differenziati, necessità di personale, alti costi di produzione, accettazione dei consumatori e riconoscimento del marchio, tecnologie uniche e brevetti.

Questi aspetti sono stati attentamente valutati dal team di B4Chem che ha intrapreso nel 2020 le azioni necessarie per consentire alla Società di entrare in questo mercato facendo leva su: team multidisciplinare, aumento di capitale da parte della proprietà, attrazione di un finanziamento comunitario, deposito di marchi e brevetto, cooperazione con Biotecnomed, SCARL, UMG e UNICAL.

B4Chem ha individuato 3 competitor diretti: Syrris, Radleys e Matter Toledo. Il reattore OnePot riesce a differenziarsi rispetto a quanto attualmente presente sul mercato.




Round

L’operazione di Equity Crowdfunding si inserisce nel contesto di un aumento di capitale configurato come segue:

  • Obiettivo minimo: € 150.000
  • Obiettivo massimo: € 500.000
  • Valutazione pre-money: € 2.000.000
  • Ticket minimo di investimento: € 500
  • Soglia diritti amministrativi: € 15.000
  • Start-up Innovativa: Benefici fiscali previsti dalla normativa


Nell’ipotesi di raggiungimento dell’obiettivo minimo (€ 150.000), il capitale raccolto sarà, prevalentemente, rivolto all’industrializzazione di un solo modello di OnePot (OnePot 1L), inclusi gli step di certificazione e sviluppo dei pilots. Verranno contenuti gli investimenti legati all’integrazione di personale e all’allestimento della sede produttiva.

In caso di raggiungimento dell’obiettivo massimo (€ 500.000), il capitale raccolto verrà utilizzato per immettere sul mercato due modelli di OnePot (OnePot 1L e OnePot 5L), allestendo adeguatamente la sede produttiva per le due linee richieste. Sarà, inoltre, avviata una intensa attività di marketing.



FAQ

Perché l’automazione è considerata un valore in chimica?

L’automazione è generalmente abbinata a concetti rivolti alla riduzione degli sprechi e al contenimento dei costi operativi parallelamente ad un aumento di efficienza. In chimica a questi concetti si aggiunge la standardizzazione che può essere introdotta attraverso impianti e sistemi in visione “Industria 4.0”.

Infatti, una delle principali criticità che si incontra in chimica, sia in ambito produttivo che R&D, è la riproducibilità di un processo. Ad oggi, il risultato di un processo è legato a molte variabili, quali l’operatore, le condizioni ambientali e le diverse strumentazioni utilizzate.

OnePot è stato progettato nell’ottica di ridurre drasticamente tutti i fattori esogeni capaci di influenzare il risultato di un processo chimico; l’automazione gioca, pertanto, un ruolo centrale.

In cosa consiste la tecnologia Matrix in-batch?

La tecnologia Matrix in-batch, di cui B4Chem è proprietaria attraverso un brevetto depositato, ha lo scopo di svincolare i risultati di un processo chimico dal volume lavorato. Questo permette di poter applicare lo stesso procedimento (in chimica, ricetta) su scale di volumi molto diverse tra loro con la garanzia di ottenere le stesse rese, ovvero le stesse quantità di prodotto.

La tecnologia Matrix in-batch si basa sulla possibilità di interagire con il volume di reazione direttamente dall’interno ed in maniera tridimensionale, formando una matrice ordinata di elementi attivi e passivi capaci di innescare e monitorare una reazione chimica. Questo è possibile attraverso gli Spot, elementi ancorati a OnePot e compenetranti il volume di reazione. Aumentando il volume verrà aumentato, coerentemente, il numero di elementi, in modo da avere omogeneità di processo.

Qual è il sistema di gestione dei dati di OnePot?

OnePot sarà dotato di due interfacce distinte: una specifica per gli operatori e una per i supervisor. Entrambe vengono gestite da un server centrale con il quale OnePot comunica all’interno della rete. Il server potrà essere fisico (anche un computer dedicato) o in cloud, a seconda delle esigenze dei clienti e della sicurezza richiesta. Entrambe le interfacce sono gestite come delle web app, accessibili dagli specifici utenti con qualsiasi tipologia di dispositivo.

Ogni operazione condotta con OnePot da un operatore viene immagazzinata in specifiche banche dati presenti nel server. Non è possibile compiere operazioni con OnePot senza che queste vengano registrate. In questo modo sarà impossibile prendere informazioni sul lavoro svolto e, in più, sarà possibile monitorare puntualmente il consumo di materia prima e altri parametri legati alla valutazione dei costi, di maggiore interesse per un supervisor.

Gli utenti possono essere abilitati dal supervisor su specifici processi. Ogni processo può essere esportato od inviato ad un altro OnePot. Ogni volta che l’operatore esegue il login su OnePot ha accesso a tutte le sue ricette, anche se sviluppate su OnePot differenti. Una dashboard consente di coordinare il funzionamento di più OnePot (in serie o parallelo). La possibilità di monitorare esattamente i consumi di materia prima consente di poter conoscere puntualmente le scorte in magazzino in tempo reale e, nel caso di supply chain integrate, di poter gestire le forniture in funzione dei piani di produzione.

Nella fase di industrializzazione, come sarà organizzata la produzione di OnePot?

L’intera produzione verrà organizzata con una filosofia Just-in-Time. Le attività che saranno svolte internamente riguardano la produzione delle componenti meccaniche, cioè le scocche di contenimento, mediante additive manufacturing. Sarà, invece, esternalizzata la produzione delle schede elettroniche integrate. Internamente verrà eseguito l’assemblaggio del prodotto e il controllo qualità.

La selezione di partner affidabili per le forniture è stata un’attività fondamentale fin dallo sviluppo del prototipo, cercando di implementare da subito le migliori strategie per raggiungere rapidamente una produzione efficiente. L’affidabilità dei fornitori B4Chem consente, ad esempio, di contrarre notevolmente i costi legati ai controlli di qualità in ingresso. L’intero processo di assemblaggio viene gestito attraverso dei kanban molto precisi, il cui studio ha consentito di snellire il numero di codici presenti nella BOM e il numero di utensili necessari agli operatori.

La fase di collaudo del prodotto assemblato consiste di tre fasi: verifica del funzionamento delle attuazioni meccaniche, verifica del funzionamento delle interfacce software, stress test dell’impianto con processi predefiniti e verifica dei sistemi di sicurezza. Una volta superata questa fase, OnePot è pronto per essere imballato e spedito. Gli imballaggi, costituiti da un contenitore in legno imbottito con lastre sagomate in polietilene espanso, saranno recuperati una volta avvenuta la consegna al cliente e l’installazione di OnePot, consentendone il riutilizzo.

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Documentazione

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