Space Economy, un'opportunità di crescita e innovazione per tutta l'economia

Redazione BacktoWork 13/07/2020

La Space Economy nel 2045 potrebbe arrivare a valere 2.700 miliardi di dollari, più di 7 volte il valore che aveva nel 2018. Due le chiavi di volta: il nuovo rapporto pubblico/privato che si va delineando sul fronte aerospaziale e le opportunità cross-settoriali e cross-tecnologiche che coinvolgono ambiti anche molto lontani da quello strettamente spaziale.

La collaborazione pubblico/privato sulla nuova frontiera

Se pensiamo allo spazio e al nuovo modo di affrontare le sfide fuori dall'atmosfera terrestre, il pensiero corre a SpaceX e a Elon Musk.

Il settore aerospaziale, da sempre gestito a livello istituzionale dalle grandi potenze, oggi vede nascere un nuovo rapporto pubblico/privato. Dove prima operavano soltanto i governi, adesso si impegna anche il tessuto imprenditoriale dei vari Paesi, coinvolgendo aziende con storie, dimensioni e appartenenza a settori diversi.

Un vero e proprio settore economico con “base spaziale” e radici sulla Terra, che cresce spedito e combina sapientemente tecnologie dello spazio e tecnologie digitali abilitanti. Nel 2018 questa combinazione ha generato un valore pari a circa 360 miliardi di dollari.

Se ci concentriamo sul nostro territorio, scopriamo che l'Unione Europea mette nel budget 2021-2027 quasi 16 miliardi destinati alla Space Economy e che l'Italia dedica a questo comparto 4,7 miliardi attraverso il Piano Strategico Nazionale. Insomma le istituzioni ci credono e l'impegno dei privati è sempre più concreto.

La crescita e il coinvolgimento di attività ad elevato contenuto innovativo rendono questo campo colmo di opportunità per le aziende consolidate come per le startup.

Dallo spazio una spinta all’innovazione dei settori tradizionali

Ma il settore aerospaziale non è un silos a se stante. Sono molteplici le applicazioni che dallo spazio arrivano sulla Terra e viceversa, coinvolgendo i settori più disparati, dalle telecomunicazioni alla logistica, passando per agricoltura e, ovviamente, meteorologia.

La combinazione di tecnologie aerospaziali e digitali può portare ad una rivoluzione di processi e a cambiamenti epocali in settori che potremmo considerare tradizionali. Con ricadute sugli investimenti e l’occupazione di tutto rilievo.

Tra i settori tradizionali che traggono benefici e opportunità da questo nuovo modo di concepire le tecnologie aerospaziali possiamo citare ad esempio:

  • Agricoltura. L'idroponica, cioè la coltivazione in acqua senza necessità di terreno e dunque di Terra, viene applicata sia per la preparazione di future missioni spaziali, sia per le coltivazioni terrestri magari in territori non particolarmente fertili.
  • Assicurazioni. Insieme alla meteorologia è uno dei settori economici che più sfruttano le tecnologie satellitari per ottimizzare le polizze e addirittura fare perizie da remoto.
  • Logistica. Anche in questo caso i satelliti diventano risorse per il tracciamento delle flotte, dei prodotti e delle attività, insieme a tecnologie di manutenzione predittiva per limitare al minimo i fermi dei mezzi, dunque riducendo al minimo la dispersione di risorse.

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