Il voucher 3I è realtà. Il provvedimento, contenuto nel Decreto Crescita, ha visto la luce nella giornata di martedì 19 maggio con la pubblicazione, su Invitalia, del bando di partecipazione. Sarà possibile fare domanda a partire dal 15 giugno 2020 : ma di cosa si tratta? Come funziona il voucher 3I e a quale tipologia di startup innovativa si rivolge nello specifico? Per il Voucher 3I – Investire in Innovazione – è previsto un fondo di 19,5 milioni nel triennio 2019-21. I servizi di consulenza alle startup innovative dovranno essere forniti da consulenti in proprietà industriale o avvocati, iscritti in appositi elenchi predisposti rispettivamente dall’Ordine dei consulenti in proprietà industriale e dal Consiglio nazionale forense.
Il Voucher 3I è una misura agevolativa prevista nel cosiddetto ‘Decreto Crescita’ interamente dedicata alle startup innovative. Questa misura è prevista da un Decreto Direttoriale che rende così pienamente operativo il Voucher 3I che, con uno stanziamento di 19,5 milioni di euro per il triennio 2019-2021, mira a sostenere la capacità innovativa e competitiva delle startup finanziando i servizi di consulenza necessari per valorizzare e tutelare in Italia e all’estero i propri processi di innovazione tramite il brevetto per invenzione industriale.
Come funziona questa misura per le startup innovative? Si tratta di un incentivo a sportello : non ci sono graduatorie o scadenze per la presentazione delle domande, che vengono valutate da Invitalia in base all’ordine di arrivo, fino a esaurimento dei fondi. Per ottenere l’incentivo si deve seguire una procedura molto semplice. Anzitutto, la startup innovativa interessata presenta richiesta a Invitalia esclusivamente tramite la procedura informatica appositamente predisposta; dovrà indicare la tipologia del servizio di cui vuole beneficiare e il fornitore individuato per la sua erogazione. Inoltre, dovrà essere allegata la relativa accettazione dell’incarico da parte di quest’ultimo.