Il responsabile della sicurezza informatica è oggi una figura chiave all'interno delle aziende. Questo perché i dati e i sistemi informativi sono a tutti gli effetti un fattore essenziale di produzione, un elemento di competitività e un patrimonio da proteggere.
In una fase storica in cui gli attacchi informatici sono in continua crescita, sia numericamente che per intensità, causando danni spesso ingenti ad aziende ed individui, la figura del cyber security manager assume un ruolo fondamentale.
L'innovazione tecnologica, la digital transformation, l'introduzione in azienda di cloud computing, Internet of Things, dispositivi mobili spesso di proprietà di collaboratori e dipendenti (dunque in qualche modo esterni al “parco macchine” aziendale, più facilmente gestibile), aprono per forza di cose degli spiragli al cyber crime.
Il responsabile della sicurezza informatica deve quindi tutelare software e hardware aziendali, e con essi i sistemi informativi, lavorando su diversi piani per:
È dunque una figura che deve pianificare, implementare e gestire le corrette azioni da mettere in campo per prevenire e curare le incursioni del cyber crime, anche attraverso la formazione e informazione dei dipendenti.
Il cyber security manager ha tipicamente una preparazione molto tecnica, completata da competenze in campo giuridico e di management:
Insomma, parliamo di una figura con ben definite e comprovate competenze tecniche e specialistiche, ma che deve possedere anche delle skill trasversali che gli consentano di portare in azienda una visione d'insieme e un approccio multidisciplinare.
Partiamo da una premessa: a seconda delle dimensioni aziendali, questo ruolo può essere ricoperto da freelance o da personale interno.
Il cyber security manager, nel nostro Paese, può puntare su una retribuzione annua di inizio carriera pari a circa 30mila euro che raggiunge i 60mila euro annui nel caso di profili con comprovate esperienze e capacità e in strutture aziendali di grandi dimensioni.
Come per altre professioni ultra specializzate, il mercato statunitense offre maggiori possibilità di guadagno con uno stipendio medio che tocca gli 80mila dollari annui, che può arrivare a 120mila nelle multinazionali.