Analytics, l'emergenza Covid rallenta la crescita del mercato: +6% nel 2020

Redazione BacktoWork 16/12/2020

Con la pandemia la crescita del mercato analytics ha subito un forte rallentamento, evidenziando il divario esistente tra imprese mature e tradizionali.

Con l'avvento della pandemia di Covid-19 la crescita del mercato analytics nel nostro Paese ha purtroppo subito un forte rallentamento, evidenziando ancora di più il divario già esistente tra imprese mature e realtà invece più tradizionali. Se infatti le prime hanno saputo reggere questo stress test razionalizzando i loro investimenti e spingendo sulla loro strategia data driven, le seconde hanno preferito interrompere temporaneamente quando non posticipare direttamente le proprie attività a tempi migliori.

Rallenta la crescita del mercato analytics

Analizzando gli ultimi dati relativi al 2020, possiamo notare come la spesa complessiva nel mercato analytics in Italia raggiunga gli 1,815 miliardi di euro, rappresentando una crescita del 6% rispetto all'anno precedente. Si tratta tuttavia di un'importante flessione, considerando che nel 2019 l'aumento registrato fu del 26% e nel 2018 del 23%.

Tra le singole voci dell'investimento complessivo nell'analytics poi, quella che spicca è senza dubbio la spesa sui software, che aumenta del 16% rispetto rispetto al 2019, rappresentando il 52% del mercato. Ad essa segue la spesa sui servizi e sulle risorse infrastrutturali, rispettivamente corrispondenti al 27% e al 20% dell'investimento complessivo, mentre la componente dell'analytics in Cloud copre soltanto il 19% della spesa, aumentando del 24% il proprio budget.

Gli investimenti delle grandi imprese

Malgrado gli effetti deleteri della pandemia sull'economia mondiale, nel corso del 2020 il 96% delle grandi imprese si è mantenuto attivo nel settore della raccolta e della valorizzazione dei dati. Proprio nell'ambito della Advanced Analytics, il 42% di queste attività ha inoltre deciso di investire su sperimentazioni e competenze, mentre se andiamo a osservare il campo delle PMI, soltanto il 62% ha deciso in intraprendere un'attività di tipo analytics, di cui solo il 38% in modalità advanced.

Al tempo stesso, aumentano le figure professionali legate all'analisi del big data all'interno degli organigramma aziendali. Guardando all'anno 2020, ci accorgiamo come ormai i Data Analyst siano presenti nel 76% delle realtà imprenditoriali, seguono i Data Engineer al 58%, i Data Visualization Expert al 52%, i sempre più stabili Data Scientist al 49% e infine la figura emergente dell'Analytics Translator - un profilo intermedio fra il team di Data Science e le figure specifiche del business - che è presente nel 30% delle aziende.

I dati della School Management del Politecnico di Milano

Una conferma delle analisi sulla crescita del mercato illustrate in precedenza la si può trovare in una ricerca presentata dall'Osservatorio Big Data & Business Analytics della School Management del Politecnico di Milano. Il responsabile scientifico dell'ente Carlo Vercellis ha infatti affermato: "Nel 2020, nell'emergenza sanitaria, il tema della valorizzazione dei dati è avvertito dalle aziende italiane come di fondamentale rilevanza. Ma la crescita del mercato rallenta rispetto al passato, perché molte organizzazioni hanno ripensato i piani di investimento. In realtà, si assiste ad un ampliamento del gap tra le aziende mature nella gestione e analisi dei dati e quelle in ritardo".


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