AI: un mercato che in Italia vale oltre un miliardo di euro

Redazione BacktoWork 11/05/2022

Dati alla mano, il segmento che riguarda la tecnologia considerata tra le più distruptive per gli anni a venire risulta essere anche quello con la crescita più rapida e massiccia 

Sono sempre più numerose le imprese che hanno capito come “un’iniezione di intelligenza” nel loro modo di fare business possa rappresentare una preziosa chiave di volta nel perseguire la propria crescita.

Non a caso, la stragrande maggioranza di chi osserva l’evoluzione degli scenari tech concorda nel dire che, nel ridisegno delle imprese tradizionali che porta verso i territori dell’imprenditorialità del futuro, tra le innovazioni più importanti c’è in primo piano l’intelligenza artificiale (AI) e il suo ideale complemento rappresentato dal machine learning (ML).

Un biennio che si preannuncia esplosivo

Il mercato che la riguarda è certamente tra quelli che crescono con l’accelerazione più potente, se è vero che, dagli 860 milioni di euro che rappresentavano il suo volume in Italia nel 2021, si è passati a una stima per l’anno in corso di 1,1 miliardi euro, i quali diventeranno 1,4 alla fine del 2023, con un incremento del 40 per cento nel triennio 2021-2023.

Se poi la prospettiva si amplia andando a includere anche il segmento di mercato dei big data analytics si raggiunge un valore complessivo che al termine di quest’anno dovrebbe toccare i 2,5 miliardi di euro, per raggiungere i tre miliardi nel 2023.

Tutti questi dati provengono da una fonte molto autorevole: Assintel Report, l’osservatorio permanente sul mercato digitale realizzato dall’associazione nazionale delle imprese ICT di Confcommercio e curato dal colosso delle ricerche IDC.

Entrando un po’ più in dettaglio, quello che si scopre, per esempio, è che entro i prossimi due anni a far ricorso ad applicazioni e processi che sfruttano intelligenza artificiale e sistemi di apprendimento automatico sarà un’impresa su quattro. 

Tali piattaforme verranno impiegate in diverse funzioni dell’ecosistema, dal supporto, alla gestione del front-end e della produzione.

Senza contare, poi, tutte le attività che riguardano uno dei comparti che più si lega alle suddette tecnologie, la robotica, all’interno della quale si stanno affermando sempre più tutti quei sistemi intelligenti che supportano in modo avanzato e sicuro le attività di business, soprattutto per i task ripetitivi che richiedono grande precisione.

Uomo-macchina, un ticket vincente 

Qui, soprattutto grazie alle implementazioni dell’AI e del ML, assisteremo a un progresso rapido e consistente, con un intreccio uomo-macchina sempre più immersivo, a tutto vantaggio nelle routine produttive di molte categorie merceologiche dell’industria manifatturiera.

Tutte e due le tecnologie verranno utilizzate sia per creare nuove mansioni tradizionalmente a carico dell’uomo, sia per migliorare, nelle attività in cui i robot sono già impegnati, l’ottimizzazione dei movimenti e della comprensione da parte dei robot dell’ambiente che li circonda.

Tornando alle cifre, infine, il computo delle realtà che hanno già pianificato un investimento nelle piattaforme che rientrano in questo segmento hi-tech si assesta oggi sul 5 per cento del totale, un dato che si impenna fino al 30 per cento se il focus si sposta sulle imprese che superano i 500 dipendenti.


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